 |
| dilettarsi | pensare | sorridere | le rubrilie | news | pubbliredazionali | contatti |
Il periodico
Dopo una laboriosa (e avventurosa) preparazione, a ottobre 2009 esce il numero zero di www.possibilia.eu periodico online per curiosi. Una realizzazione che riflette l'orizzonte libero e senza preconcetti della nostra linea editoriale.
Da subito, un gruppo di autori aderisce al progetto, alcuni dei quali formano il nucleo redazionale più stabile.
Possibilia si non si propone di fare informazione in senso stretto: tante altre testate più veloci e attrezzate ricoprono già questo ruolo. La nostra rivista desidera offrire ai suoi lettori contenuti insoliti, dando diritto di cittadinanza a temi o chiavi di lettura spesso trascurati o snobbati. Un periodico generalista a 360 gradi? Solo in parte. Possibilia non funziona per compartimenti tematici, ma per modalità di approccio alla materia. Accoglie così una sezione per Dilettarsi, una per Pensare e una per Sorridere. Si aggiungono una sezione di News - la sezione “d'attualità” della testata - e una sezione destinata ai Pubbliredazionali, con lo scrupolo di mantenere eticamente distinti contenuti commerciali e redazionali, valorizzando così entrambi.
Con la nuova versione della rivista, inaugurata nel 2012, abbiamo deciso di aggiungere una sezione (le Rubrilie) dedicata alle nostre passioni: il vino, il rugby e il viaggio.
Contatta la redazione: redazione@possibilia.eu
I libri
Nel 2010, gli esiti incoraggianti della rivista e il desiderio di ampliare il progetto editoriale dànno vita alla parte cartacea della nostra attività.
Vai a www.possibiliaeditore.eu
|
|||
maggio 2014 In linea di massima ritengo poco opportuno, o quanto meno inelegante, scrivere di un amico – soprattutto se la recensione è elogiativa. Quando però la ragion d’essere travalica l’imbarazzo del conflitto d’interesse, mi sono dato per regola di dichiarare pubblicamente il suddetto conflitto d’interesse. Nel caso specifico è appunto l’amicizia. Che sia dunque detto: Cesare e Diane Benelli sono per me ormai amici, prima di essere dei bravi ristoratori. Sostenere che l’allegra coppia veneziano-texana siano bravi ristoratori è tuttavia eufemistico. Il ristorante Al Covo è, infatti, in assoluto uno dei locali migliori in cui mi sia mai capitato – più volte – di mangiare. È difficile avanzare fondate rimostranze. Quella che in molti difenderanno comprensibilmente è il conto finale. Allora si sappia: al Covo il conto è salato. Ma è anche interamente giustificato, (ancor più in confronto a tanti altri ambiziosi locali): siamo a poche centinaia di metri da piazza San Marco, l’ambiente è molto più che curato, il servizio ineccepibile, l’enogastronomia di altissimo profilo. Per pudore non entrerò approfonditamente nei dettagli, ma le materie prime sono eccelse (e realmente tipiche, perché in buona parte di rara provenienza lagunare), la mano in cucina esperta, rispettosa e raffinata, la carta dei vini del tutto adeguata. Sul Covo – fondato nel 1986 – ci sarebbe da scrivere un libro. Mi limito dunque ad annotare che gli ultimi due pasti consumati sono stati entusiasmanti: scampi crudi di Caorle, alici marinate, antipasto tiepido di mare (seppie, cozze, canocchie, gamberetti), risi e bisi, rigatoni al pesto e bottarga di tonno, lucerna al forno, moeche fritte, gelato di vaniglia con salsa di liquirizia, sorbetto di mela verde al calvados. In tavola una bottiglia di muscadet de Sèvre-et-Maine “Orthogneiss” 2009 di Guy Bossard. Commenti non ne voglio aggiungere. Va solo detto che, ad esempio, il fatto che Al Covo non abbia neppure una stellina Michelin è ascrivibile a mio parere a una dimenticanza. Ristorate Al Covo Castello 3963 (calle de la Pescaria) 30122 Venezia t. 041.52.23.812 t. 0422.41.97.87 info@ristorantealcovo.com www.ristorantealcovo.com Scrivici: redazione@possibilia.eu |
www.possibilia.eu - Possibilia Editore - Tutti i diritti riservati - Iscrizione Registro degli Operatori di Comunicazione n.18618