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Il periodico
Dopo una laboriosa (e avventurosa) preparazione, a ottobre 2009 esce il numero zero di www.possibilia.eu periodico online per curiosi. Una realizzazione che riflette l'orizzonte libero e senza preconcetti della nostra linea editoriale.
Da subito, un gruppo di autori aderisce al progetto, alcuni dei quali formano il nucleo redazionale più stabile.
Possibilia si non si propone di fare informazione in senso stretto: tante altre testate più veloci e attrezzate ricoprono già questo ruolo. La nostra rivista desidera offrire ai suoi lettori contenuti insoliti, dando diritto di cittadinanza a temi o chiavi di lettura spesso trascurati o snobbati. Un periodico generalista a 360 gradi? Solo in parte. Possibilia non funziona per compartimenti tematici, ma per modalità di approccio alla materia. Accoglie così una sezione per Dilettarsi, una per Pensare e una per Sorridere. Si aggiungono una sezione di News - la sezione “d'attualità” della testata - e una sezione destinata ai Pubbliredazionali, con lo scrupolo di mantenere eticamente distinti contenuti commerciali e redazionali, valorizzando così entrambi.
Con la nuova versione della rivista, inaugurata nel 2012, abbiamo deciso di aggiungere una sezione (le Rubrilie) dedicata alle nostre passioni: il vino, il rugby e il viaggio.
Contatta la redazione: redazione@possibilia.eu
I libri
Nel 2010, gli esiti incoraggianti della rivista e il desiderio di ampliare il progetto editoriale dànno vita alla parte cartacea della nostra attività.
Vai a www.possibiliaeditore.eu
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In uno dei rari spazi milanesi di ispirazione e statura europee - l’Hangar Bicocca - sta letteralmente facendo furore la mostra “On space time foam” di Tomás Saraceno. L’installazione pensile del 39enne artista argentino resterà accessibile al pubblico (maggiorenne) fino al 3 febbraio 2013. Osservabile, fruibile, calcabile, l’opera di Saraceno è ospitata nello spazio parallelepipeidale in fondo all’Hangar, e si sviluppa in verticale per una ventina di metri. Concretamente, si tratta di due livelli sovrapposti e fluttuanti di un telo plastico trasparente, al quale i visitatori possono accedere gattonando, restando così “sospesi sul vuoto”. L’opera è ammaliante, stimolante, anche se il suo vero fascino è forse più ascrivibile all’osservazione che alla fruizione diretta. Suggestivo, infatti, lo spettacolo che si può scorgere da terra (l’accesso è libero e gratuito per tutti, e ne vale davvero la pena!), con un doppio strato di “umani volanti” sopra le proprie teste. Altra cosa è l’accesso ai tendoni: un’esperienza indubbiamente fisica (gli organizzatori sottolineano questo fattore) e tecnica. L’equilibrata distribuzione dei visitatori in tutto lo spazio calpestabile è il vero presupposto per godere della visita, perché se più persone si concentrano in un unico punto, il tendone s’impenna, creando una china difficilmente sormontabile e dunque un “effetto sabbie mobili” poco gradevole. Per questo motivo, è probabile che una prima visita serva da prova, mentre una seconda esperienza si trasformi nel vero momento di godimento. Data la lunga attesa necessaria per accedere a “On space time foam” (anche tre ore durante le fine settimane!), fino al 2 dicembre 2012 avrete nel frattempo modo di godere della psichedelica mostra “Unidisplay” del tedesco Carsten Nicolai (classe 1965), in cui si intrecciano suoni (da musica elettronica-industriale) e immagini baluginanti (rigorosamente in bianco e nero) su 40 metri di schermo. Il 29 novembre è prevista una performance dal vivo dell’artista. Oltre a “Unidisplay”, l’Hangar Bicocca offre la possibilità di godere di una duplice permanente: la minimalistica “Sequenza” di Fausto Melotti, all’esterno dell’edificio, e la monumentale e impressionante “I sette palazzi celesti” del tedesco Anselm Kiefer. Uno spazio da seguire, l’Hangar Bicocca, che merita attenzione e interesse per la sua cifra innovativa, ariosa, coraggiosa, all’altezza della situazione. Info: www.hangarbicocca.org Samuel Cogliati Scrivici: redazione@possibilia.eu |
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