POSSIBILIA

Il periodico
Dopo una laboriosa (e avventurosa) preparazione, a ottobre 2009 esce il numero zero di www.possibilia.eu periodico online per curiosi. Una realizzazione che riflette l'orizzonte libero e senza preconcetti della nostra linea editoriale.
Da subito, un gruppo di autori aderisce al progetto, alcuni dei quali formano il nucleo redazionale più stabile.
Possibilia si non si propone di fare informazione in senso stretto: tante altre testate più veloci e attrezzate ricoprono già questo ruolo. La nostra rivista desidera offrire ai suoi lettori contenuti insoliti, dando diritto di cittadinanza a temi o chiavi di lettura spesso trascurati o snobbati. Un periodico generalista a 360 gradi? Solo in parte. Possibilia non funziona per compartimenti tematici, ma per modalità di approccio alla materia. Accoglie così una sezione per Dilettarsi, una per Pensare e una per Sorridere. Si aggiungono una sezione di News - la sezione “d'attualità” della testata - e una sezione destinata ai Pubbliredazionali, con lo scrupolo di mantenere eticamente distinti contenuti commerciali e redazionali, valorizzando così entrambi.
Con la nuova versione della rivista, inaugurata nel 2012, abbiamo deciso di aggiungere una sezione (le Rubrilie) dedicata alle nostre passioni: il vino, il rugby e il viaggio.

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I libri
Nel 2010, gli esiti incoraggianti della rivista e il desiderio di ampliare il progetto editoriale dànno vita alla parte cartacea della nostra attività.
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Rugby: Sei Nazioni 2011

Quarta giornata: sorprese e non sorprese

La notizia della memorabile quarta giornata del torneo delle Sei Nazioni 2011 è la prima vittoria casalinga nella storia dell'Italia sulla Francia. Allo stadio Flaminio di Roma, il 22 a 21 per gli azzurri di Mallet è un risultato giusto e importante. Per l'Italia, un risultato storico e una gioia immensa. Ora, tra le grandi d'Europa, solo Irlanda e Inghilterra restano imbattute nel Torneo contro il XV italiano.
Per la Francia, questa sconfitta è un dramma che sta portando in superficie i dissapori interni alla federazione e tra i giocatori e l'allenatore. Le parole di Marc Lièvremont, che accusa alcuni giocatori di “viltà” e lascia intendere che diversi di loro non andranno ai Mondiali neozelandesi, sono pesanti. Pesanti non solo per la sostanza - non manca chi crede che sia il coach ad essere inadeguato - ma anche per i toni, che ricordano le brutture dei Mondiali calcistici francesi in Sudafrica. In ogni caso, la ferita è aperta e la nazionale d'Oltralpe fa i conti con un pessimo momento, proprio alla fine del decennio in cui è stata la squadra più forte d'Europa.
Tornando alla nazionale azzurra, superata l'euforia di un successo inaspettato, bisognerà capire il “dopo”. Questa non è una vittoria come le altre: il compito è fare in modo che sia l'inizio di un'èra nuova, di un salto definitivo di qualità. Non sarà affatto scontato: la strada è in salita e da Edimburgo contro la Scozia bisognerà dimostrare che il 12 marzo 2011 non è stato un lampo.

La quarta giornata di questo Sei Nazioni strano ha anche detto che l'Inghilterra non è così perfetta come si poteva pensare. Il XV di Martin Johnson ha ancora molta strada da fare, anche solo per centrare un Grande Slam che gli manca da anni.

La Scozia, invece, continua a mostrare, assieme ai suoi limiti, anche una certa quadratura che le mancava da tempo. Il suo ultimo posto in classifica è in parte ingannevole. Sia contro l'Irlanda, sia a Twickenham ha dato filo da torcere alle rivali e se avesse vinto non avrebbe demeritato, nonostante la difficoltà ad andare in meta.

Da parte sua, con la vittoria contro l'Irlanda, il Galles rialza la testa e acciuffa una seconda piazza in classifica, che non lo esclude neppure matematicamente dall'improbabile vittoria finale. Certo, a Saint-Denis contro i “galletti” sarà una bella lotta tra due formazioni con motivazioni opposte, ma brucianti.
Samuel Cogliati

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