Il periodico
Dopo una laboriosa (e avventurosa) preparazione, a ottobre 2009 esce il
numero zero di www.possibilia.eu periodico online per curiosi. Una realizzazione
che riflette l'orizzonte libero e senza preconcetti della nostra linea editoriale.
Da subito, un gruppo di autori aderisce al progetto, alcuni dei quali formano
il nucleo redazionale più stabile.
Possibilia si non si propone di fare informazione in senso stretto: tante
altre testate più veloci e attrezzate ricoprono già questo ruolo. La nostra
rivista desidera offrire ai suoi lettori contenuti insoliti, dando diritto
di cittadinanza a temi o chiavi di lettura spesso trascurati o snobbati.
Un periodico generalista a 360 gradi? Solo in parte. Possibilia non funziona
per compartimenti tematici, ma per modalità di approccio alla materia. Accoglie
così una sezione per Dilettarsi, una per Pensare e una per Sorridere. Si
aggiungono una sezione di News - la sezione “d'attualità” della testata
- e una sezione destinata ai Pubbliredazionali, con lo scrupolo di mantenere
eticamente distinti contenuti commerciali e redazionali, valorizzando così
entrambi.
Con la nuova versione della rivista, inaugurata nel 2012, abbiamo deciso
di aggiungere una sezione (le Rubrilie) dedicata alle nostre passioni: il
vino, il rugby e il viaggio.
Contatta la redazione: redazione@possibilia.eu
I libri
Nel 2010, gli esiti incoraggianti della rivista e il desiderio di ampliare
il progetto editoriale dànno vita alla parte cartacea della nostra attività.
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Henri Cadiou, “La déchirure”
Collezione Pierre Gilou, Parigi |
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Mostre: trionfo
del trompe-l'oeil a Palazzo Strozzi, Firenze
Inganni ad arte Tra
illusioni, estetica e scienza. |
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Quanto possiamo fidarci dei nostri occhi? L’arte visiva è sempre stata
territorio limite per la sperimentazione sensoriale, fondando la propria
efficacia non solo sulla capacità di provocare emozioni, ma anche
di ingannare e impressionare.
Palazzo Strozzi a Firenze ospita per la prima volta in Italia una
mostra dedicata al trompe-l’oeil, l’inganno ottico per eccellenza:
“Inganni ad arte. Meraviglie del trompe-l’oeil dall’antichità al contemporaneo”,
aperta sino al 24 gennaio 2010.
Oltre 150 opere, provenienti da musei di tutto il mondo, da veri e
propri capolavori di Tiziano, Velazquez, Mantegna, Tiepolo, Tintoretto,
sino ai contemporanei Cadiou e Poirier, nell’allestimento curato da
Annamaria Giusti (direttrice della Galleria d’Arte Moderna di Palazzo
Pitti), assieme a Cristina Acidini. Dieci sezioni tematiche: dalla
competizione tra i pittori ellenici Zeusi e Parrasio, per continuare
con approfondimenti sulla natura morta, i miraggi ambientali, la scultura,
le materie en travesti, sino ad aree interattive dove mettere
alla prova la propria esperienza sensoriale. Il neuropsicologo inglese
Richard Gregory ha curato un percorso per avvicinare all’arte i più
piccoli, attraverso i giochi con ologrammi e altre strategie di tipo
illusionistico. Lo spazio espositivo è stato adattato al tema della
mostra dall’architetto Luigi Cupellini grazie a falsi pavimenti e
porte-cornici.
La visita, interessante, è coadiuvata da un ricco apparato didascalico,
benché il tema portante del trompe-l’oeil rappresenti una sorta
di concetto limite: molte opere non sono tecnicamente inganni visivi,
ma riproposizione dell’inesauribile sfida (almeno sino all’invenzione
della fotografia) tra vista e rappresentazione artistica. Le opere
più sorprendenti sono quindi quelle dei contemporanei, in particolare
Cadiou, l’impressionante Gerund di Patrick Hughes, le sculture
di Carole A. Feuerman sino alla golosa Venere di cioccolata
di Vettor Pisani: realizzazioni che mettono in crisi la percezione
pure alla luce delle recenti scoperte scientifiche contemporanee,
riuscendo persino ad aumentare la posta in palio tra artista sperimentatore
e fruitore sempre consapevole. Igor Vazzaz |
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