di Samuel Cogliati Gorlier
• 19 gennaio 2025 •
Una cocente delusione, “Here” di Robert Zemeckis. Lento e lungo nel mettersi in moto, succube di un compiaciuto gioco formale “meta-cinematografico / multimediale”, con una vicenda debole e affaticata da un continuo gioco di flashback fine a sé stesso.
Per il resto il film fa leva su una celebrazione storica della nazione America, cercando di prenderla “dal basso”, dalla parte del popolo (e di essere inclusivo – anche se poi i protagonisti sono sempre Wasp). In effetti in un certo senso ci riesce, perché la centralità del materialismo consumistico, nonché della famiglia, è lampante e invadente.
Per il resto poco altro, con uno svolgimento alla mercé di piccoli ma continui effetti speciali e di tanta, troppissima tecnologia digitale. Qualche buona idea, come quella di filmare pressoché tutto da un unico e stesso punto di osservazione.
Nemmeno la vicenda umana che a un certo punto cerca di dipanarsi dal groviglio, ma paga il prezzo di una classica retorica a stelle e strisce, riesce a supplire alla vacuità del soggetto. “Here” sembra proprio un film statunitense rivolto ai soli statunitensi, che vedendosi e ammirandosi in questa narrazione, possono forse apprezzarne alcuni aspetti. Difficile trovare altri elementi d’interesse. •